Quando fa freddo l’auto può non partire. Perché succede e il trucco usato dai meccanici per sbloccare subito il motore.
Quando il freddo si fa intenso, anche l’auto più affidabile può smettere di collaborare. Il gelo invernale non si limita a ghiacciare i vetri o a irrigidire le portiere: agisce in profondità, influenzando batteria, olio motore, alimentazione e sistema d’avviamento. Spesso il problema si manifesta all’improvviso, magari una mattina qualsiasi, ma in realtà i segnali erano già nell’aria. Capire perché l’auto non parte è fondamentale non solo per risolvere il problema nell’immediato, ma anche per evitare danni più gravi ai componenti interni.

Le cause più comuni dell’avviamento difficile in inverno
La prima causa, la più frequente, è una batteria scarica o indebolita. Quando le temperature scendono sotto i 5 gradi, la capacità della batteria di fornire energia si riduce drasticamente, specialmente nei modelli più datati. Una notte sotto zero può essere sufficiente a comprometterne l’efficienza, impedendo l’avvio del motore. Il secondo fattore critico è l’olio motore, che con il freddo si addensa e perde fluidità. Questo provoca un attrito maggiore tra le parti mobili, rallentando la rotazione dell’albero motore e affaticando il motorino d’avviamento. Se l’olio non è adatto alle basse temperature, il rischio è quello di danneggiare irreparabilmente le componenti interne già nei primi secondi di accensione.
Anche il sistema di alimentazione può andare in crisi. Nei motori a benzina, il freddo riduce la vaporizzazione del carburante, mentre nei diesel il gasolio tende a gelificare, specialmente se non è trattato con additivi invernali. In entrambi i casi, il processo di combustione diventa meno efficiente, rendendo difficile o impossibile l’accensione. Le candele d’accensione nei benzina o le candelette di preriscaldamento nei diesel, se usurate o sporche, amplificano ulteriormente il problema. Infine, anche il motorino d’avviamento può subire l’effetto del freddo: se arrugginito o logoro, non riesce a far girare il motore, traducendo ogni tentativo in un rumore sordo e frustrante.
Il trucco dei meccanici per riavviare il motore bloccato dal gelo
Quando il freddo mette KO il sistema d’avviamento, i meccanici ricorrono a una tecnica semplice ma estremamente efficace: il riscaldamento localizzato della batteria e del vano motore. Il trucco consiste nel utilizzare una fonte di calore controllata, come un phon da carrozzeria o una pistola termica a bassa temperatura, per riportare la batteria e le parti più fredde del motore a una condizione ottimale per l’avvio. Questo metodo, usato nei garage professionali, consente di sbloccare in pochi minuti anche vetture completamente ferme.
Prima di procedere, però, è fondamentale verificare che i cavi non siano danneggiati e che non ci siano perdite di liquidi. Una volta scaldata la zona critica — soprattutto intorno alla batteria e al filtro gasolio — è possibile tentare nuovamente l’avvio. Spesso il motore riprende vita quasi immediatamente.
Per evitare il ripetersi del problema, è consigliabile utilizzare una copertura termica del vano motore, mantenere il serbatoio almeno a metà e, se possibile, accendere il veicolo ogni due giorni anche solo per pochi minuti. In zone particolarmente fredde, può essere utile installare un riscaldatore di blocco motore, un sistema usato nei Paesi nordici che tiene caldi olio e liquidi durante la notte.
Il freddo è un avversario insidioso, ma con la giusta attenzione e qualche trucco da esperti, è possibile evitare spiacevoli sorprese all’alba di una gelida giornata d’inverno.